Presentazione delle opere sul Beato Pino Puglisi
La figura di Padre. Puglisi è ritratta in chiave simbolica, ma nell’ordinarietà della vita.Si presenta a partire dal suo vissuto, dalla sua quotidianità, dalla sua missione e carisma.Un’immagine non contraffatta, ma tratta dalla vita quotidiana. E’ simbolica in quanto rimanda, attraverso i suoi abiti, la sua posizione e il sorriso, alla persona animata dalla Carità e dallo spirito di servizio che caratterizza l’aspetto del beato. Anche se non presenta esplicita
mente dei riferimenti iconografici al sacerdozio come la veste talare ecc., il suomodo d’essere racconta, testimonia e creaun ponte tra Colui che lo anima e il “fruitore”. L’immagine di P. Puglisi diviene unmezzo per accostarsi alla Carità. Il beato èappunto un intercessore.La figurazione, lancia anche un messaggioespresso più volte da Papa Francesco: ilsacerdote deve avere la puzza delle pecoreaddosso. P. Puglisi è rappresentato conabiti di chi sta in mezzo alla gente allaquale và incontro.“Per Cristo a tempo pieno” è una frase chePadre Pino Puglisi usava dire. Il progettoprevede d’inserire questa citazione, nelquadrante dell’orologio al posto dellelancette.
Egli è un testimone, un martire della fede.Più che raccontarlo con gli attributi deimartiri come la palma della vittoria ecc.,in continuità con quanto già indicato, si èpreferito lasciar trasparire l’essere testimone attraverso il sorriso che l’ha accompagnato fino al momento della sua morte.La forma del pannello, ricorda l’iconografia bizantina e nicchie rinascimentali. Daquesto la centralità della singola figuracon la presenza tangibile di un corpoumano, senza astrazione, che ha vissuto lafede fino all’effusione del sangue.
Con l'opera "Padre Puglisi per i giovani"rappresento la figura del Beato nei panni di un seminatore, che attraverso il frumento, metafora di speranza, misericordia, perdono e conversione, traccia la strada della "retta via" ai ragazzi, indicando loro gli strumenti per allontanarsi dalla cattiva strada.
Lo scenario è radioso, come il sorriso di Padre Puglisi, che invita l'osservatore a non perdere la speranza per un futuro migliore. L'opera è stata pensata con realizzazione in tecnica mista.
La figura di Padre. Puglisi è ritratta in chiave simbolica, ma nell'ordinarietà della vita. Si presenta a partire dal suo vissuto, dalla sua quotidianità, dalla sua missione e carisma.Un’immagine non contraffatta, ma trattadalla vita quotidiana. E’ simbolica in quanto rimanda, attraverso i suoi abiti, la sua posizione e il sorriso, alla persona animata dalla Carità e dallo spirito di servizio che caratterizza l’aspetto del beato. Anche se non presenta esplicitamente dei riferimenti iconografici al sacerdozio come la veste talare ecc., il suo modo d’essere racconta, testimonia e crea un ponte tra Colui che lo anima e il “fruitore”. L’immagine di P. Puglisi diviene un mezzo per accostarsi alla Carità. Il beato è appunto un intercessore.
La figurazione, lancia anche un messaggio espresso più volte da Papa Francesco: ilsacerdote deve avere la puzza delle pecoreaddosso. P. Puglisi è rappresentato conabiti di chi sta in mezzo alla gente allaquale và incontro.“Per Cristo a tempo pieno” è una frase chePadre Pino Puglisi usava dire. Il progettoprevede d’inserire questa citazione, nelquadrante dell’orologio al posto dellelancette.Egli è un testimone, un martire della fede.Più che raccontarlo con gli attributi deimartiri come la palma della vittoria ecc.,in continuità con quanto già indicato, si èpreferito lasciar trasparire l’essere testimone attraverso il sorriso che l’ha accompagnato fino al momento della sua morte.La forma del pannello, ricorda l’iconografia bizantina e nicchie rinascimentali. Daquesto la centralità della singola figuracon la presenza tangibile di un corpoumano, senza astrazione, che ha vissuto lafede fino all’effusione del sangue.
Icona in stile bizantino, su tavola a bordi gessata (preparazione propria: mescola di colla e levkas su legno nobile), seguendo la tecnica tradizionale della tempera all’uovo.Il Beato è ritratto in abiti sacerdotali,talare e camice bianco. Il camice bianco simboleggia il martirio; lo indossano quanti hanno purificato nel sangue le loro vesti (Ap 7,9-14). Indossa la stola sacerdotale rossa (colore liturgico per le celebrazioni dei martiri). Con la mano destra il Beato tiene la croce simbolo del martirio subito, con la mano sinistra tiene il libro sacro.I colori del libro (impreziosito da pietre di zaffiro, rubino e smeraldo) riprendono i colori del paesaggio sottostante, a ricordare che la Parola santa si è fatta carne nella vita del martire, donata per la sua terra fino all'effusione del sangue.
Nella parte alta dell’icona, due angelisovrastano il Beato con in mano la palmasimbolo del martirio.Nella parte bassa dell’icona: a destraabbiamo il paesaggio roccioso del MontePellegrino che padroneggia la pianurasottostante e in cima l’eremo di SantaRosalia; sul lato sinistro il mare del movimentato porto di Palermo, in primo pianola cattedrale e le due torri campanarie.
Sempre nella parte bassa dell’icona, un agnello simboleggia una delle tre parabole della Misericordia del Vangelo di Luca(Cap.15 del Vangelo di Luca): “la pecorella smarrita” (Lc 15,4-7). Il Beato incarna la missione del Buon Pastore che va in cerca della pecorella smarrita, soprattutto degli ultimi, dei più piccoli, che vivono ai margini della società, quei bambini che tolti dalle strade si sono fatti sempre più corona attorno alle sue vesti.Il color oro che incornicia le figure è il segno della luce divina che trasfigura le realtà umane.
Due pensieri hanno guidato la progettazione:«Era come agnello condotto al macello»(Isaia 53, 7)
«Io sono il buon pastore, conosco le miepecore e le mie pecore conoscono me,come il Padre conosce me e le mie pecoreconoscono me, come il Padre conosce me eio conosco il Padre; e offro la vita per lepecore» (Giovanni 10, 14-15)Il Beato Pino Puglisi viene rappresentatocome martire, in continuità con i martiridella tradizione cristiana, dunque con lacasula rossa e con la palma, corona dellaGrazia. Inoltre ha tra le braccia l’agnello:come il buon pastore evangelico porta trale braccia i deboli, che sempre ha difeso ecurato; egli ha “puzzato” delle sue pecore,secondo l’espressione di papa Francesco.Puglisi ha vissuto il suo sacerdozio inpiena sequela Christi, fino ad essere eglistesso mite agnello sacrificale.Ai suoi piedi sono rappresentati i vizi dellaMafia, simboleggiati dai soldi, dalle armi,dalla droga, che Puglisi contrastò con l’azione formativa cristiana.
Questi vizi sono aisuoi piedi: egli ha vinto la violenza che loha ucciso, con la mitezza coraggiosa dellasua esistenza, con la beatitudine dell’offerta della vita, con la forza dei Sacramenti.La vittoria sul peccato sta nei Sacramenti.In relazione alla Riconciliazione cui la Cappella è dedicata, Pino Puglisi è rappresentato come il Sacerdote che porta aipeccatori pentiti l’abbraccio del Padre.Nel bozzetto, sul fondo è dipinto il cielo.Nella realizzazione dell’opera, di dimensioni maggiori, sarà possibile rappresentare uno sfondo urbano, a significare lacittà come luogo di azione della sua santità, durante la sua vita terrena e adessonell’esempio della sua testimonianza.L’opera sarà dipinta olio su tela.
Educando i ragazzi secondo il Vangelo vissuto li sottraeva alla malavita e cosìquesta ha cercato di sconfiggerlo uccidendolo. In realtà però è liu che ha vintocon Cristo risorto (Papa Francesco, 26maggio 2013).L'idea che ha ispirato il bozzetto è ilproposito di raffigurare nel linguaggiodell'iconografia sacra cristiana il martiredon Pino Puglisi, partendo dal significatodella sua vita e della sua opera.
Abbiamo voluto valorizzare l'impegno didon Pino con i giovani, con cui ha combattuto la violenza soprattutto di stampomafioso.Nella tradizione iconografica della Chiesaindivisa la vittoria di Gesù sulla morte èrappresentata già nella crocifissione, incui la croce si erge sul buio degli inferi.Anche in questa icona le catene dellaviolenza sono spezzate dalla presenza diCristo (la tenaglia è una X) e gli inferi sonovinti. Cristo innalza l'umanità interavincendo l'ultima tentazione a cui vienesottoposto: "Salva te stesso". Ispirandosialla composizione di questa immagine sipropone un'icona in cui don Pino vieneraffigurato a figura intera in piedi, chinatoverso bambini e ragazzi che hanno inmano la Bibbia, mentre protegge con ilsuo abbraccio molti giovani, che imparanoda lui ad abbracciarsi l'un l'altro. I giovanisono attorno a lui, abbracciati dalla suaparola e impegno e protetti dalla suafigura di maestro e pastore.
L'icona verrà realizzata secondo la tecnicatradizionale, con materiali di pregio tuttidi origine naturale (gesso di Bologna, colladi coniglio, tela di lino, legno stagionato,foglia in oro stesa a bolo armeno, ocre epigmenti minerali legati con la tempera aduovo).