Sappiamo tutti come per la nostra Fede, per la Chiesa, la Carità assume una importanza assolutamente prioritaria. Nei Vangeli è un continuo susseguirsi di indicazioni per andare incontro a chi ha bisogno ed a vedere negli altri e specialmente nei poveri la stessa immagine di Dio. Tutto ciò acquista particolare significato ed importanza in questa stagione di pandemia da coronavirus, che sta sconvolgendo l’intera umanità. L’immagine più eloquente di tale cataclisma è stata per me l’immagine di Papa Francesco solo, vestito di bianco, claudicante sotto l’acqua in Piazza San Pietro, che implora l’aiuto del Signore per salvarci da questa immane tragedia.
Una piazza vuota che, però, a ben guardare era piena dei cuori di milioni e milioni di uomini, tanti che non riuscivano a stare dentro il colonnato berniniano della stessa piazza.
Resterà per sempre nei nostri cuori tale immagine.
Ma per noi questo non basta.
Anche se ci viene prescritto di lavare spesso le mani, a noi cristiani questo non basta. Certamente occorre farlo per allontanare il virus, ma non come ha fatto Pilato! Abbiamo una precisa responsabilità oggi nei confronti dei poveri, degli anziani, di chi ha bisogno. Di un impegno concreto abbiamo parlato a lungo con il nostro Parroco e con Don Privat. Seppure alcune attività ordinariamente svolte dalla Caritas della nostra Parrocchia si sono dovute provvisoriamente sospendere, anche perché correlate a contatti fisici oggi vietati, l’impegno della nostra Parrocchia e dei nostri Sacerdoti, in particolare, non è affatto venuto meno.
C’è di più: d’intesa con il Banco Alimentare, la nostra Parrocchia ha svolto un servizio di operosa collaborazione nei confronti dei servizi sociali del Comune, relativamente alla erogazione di assegni alimentari in favore dei bisognosi e tale attività è destinata a proseguire nei prossimi giorni.
C’è stato un afflusso continuo di persone bisognose, anche non facenti parte del gruppo dei nostri assistiti tradizionali, che hanno potuto usufruire delle risorse alimentari, presenti in magazzino.
Tali risorse, a causa delle numerose richieste, si sono esaurite ed abbiamo appreso che a breve termine il Banco Alimentare non dispone di derrate alimentari da destinare alla nostra Parrocchia. Ma i poveri non possono attendere: spetterà, quindi, a noi provvedere all’acquisto di alimenti di prima necessità con i mezzi nostri; perciò occorre l’aiuto di tutti per dare una risposta a chi viene a bussare alla porta della nostra Chiesa.
Un grosso contributo nei confronti di un gruppo di famiglie particolarmente bisognose (10 famiglie) lo stanno dando gli operatori di Porto Franco ( il servizio di dopo scuola, che opera nella nostra Parrocchia in favore di studenti che ne hanno bisogno). A tali famiglie vengono fatte pervenire settimanalmente alimenti da un supermercato per un importo medio di 60 euro per ogni famiglia
Per tale servizio un vivo ringraziamento.
Ma l’ impegno della nostra Parrocchia non si ferma qui.
E’ intendimento dare un segno tangibile a tutti gli operatori del mondo sanitario, che oggi costituiscono i veri angeli protettori di tutti noi contro questo terribile male, attraverso l’acquisto di un ventilatore polmonare per mezzo di una raccolta promossa tra tutti i parrocchiani.
Gli spazi per svolgere il nostro impegno nella Carità sono tanti : per chi può, è possibile adottare temporaneamente una famiglia bisognosa in questo momento di pandemia, erogando un contributo monetario anche piccolo ma periodico. Ancora più semplicemente ci si senta impegnati a tenere contatti con persone sole, per far loro sentire l’attenzione e la vicinanza della Comunità cristiana e della nostra Parrocchia; fare sentire che l’amore del Signore non ci lascia mai soli. Basta anche una chiamata telefonica per ascoltare e per fare giungere parole di vicinanza e di speranza Dobbiamo pregare perché attraverso la forza dello Spirito Santo possa emergere un amore genuino da tutti i cuori per far fronte a questa comune emergenza.
Ci sono i bisogni materiali cui dobbiamo pensare ma anche quelli della solitudine e della paura debbono essere presi in considerazione. Non dimentichiamo cosa è per noi la Carità, non è filantropia o spiccato senso sociale, non è solo altruismo, ma ciò che ci ha insegnato il Catechismo della Chiesa Cattolica: una virtù teologale per la quale amiamo Dio sopra ogni cosa ed il nostro prossimo come noi stessi per amore di Dio.
Mai come in questa stagione tale precetto deve guidare il nostro essere!
Nel chiedermi di formulare una riflessione come operatore della Caritas, nell’ambito di riflessioni che tutti i movimenti operanti in Parrocchia effettueranno nelle Messe mattutine nei prossimi giorni, il nostro Parroco chiede cosa è successo in ciascuno di noi, alla luce degli improvvisi cambiamenti avvenuti negli ultimi mesi.
Una autentica ridiscussione delle certezze che prima avevamo.
Certo io che giovane non sono non facevo grossi e lunghi progetti per il futuro, ma quelle poche certezze quotidiane che avevo e che avevamo tutti sono venute meno; alcune ricchezze che non sapevamo apprezzare ora acquistano un significato particolare. Solo un esempio stare in compagnia di parenti ed amici, oggi, che non si può, è diventato un bene di incommensurabile valore.
Ma un altro avvenimento si è verificato in me: una riflessione più approfondita sui veri valori della mia vita e sull’incidenza dei valori collegati alla Fede. Questi ultimi hanno acquistato maggiore importanza.
Come diciamo da tempo in Parrocchia c’è stato per certi versi un “secondo annuncio”. In tal senso è emersa la volontà di una maggiore coerenza con i principi della nostra Fede. Ognuno di noi valuti se si è verificato in lui un “secondo annuncio”. Se è cosi valorizziamolo e viviamo con più coerenza cristiana ogni giorno della nostra vita. Senza perdere di vista il bene terreno , meditiamo di più su quelli dello Spirito.
Credo che debbano essere da guida le parole che Cristo pronuncia a Nicodemo nel Vangelo di oggi: Il grande amore di Dio per noi tutti: ha mandato il suo Figlio unigenito per morire in croce per la nostra salvezza. Se questa è la guida avremo la luce, altrimenti ci saranno le tenebre!
Messa del 21 aprile – testimonianza GRUPPO CATECHISMO
Messa del 22 aprile – testimonianza GRUPPO della CARITÀ
Messa del 23 aprile – testimonianza GRUPPI: MINISTRANTI / LETTORI / MINISTRI STRAORDINARI
Messa del 24 aprile – testimonianza GRUPPO GIOVANI
Messa del 25 aprile – testimonianza GRUPPO CORO
Messa del 26 aprile – Si è svolta la PREGHIERA COMUNITARIA